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Architettore chiamerò io colui,

il quale saprà con certa e meravigliosa

ragione e regola,

sì con la mente e con lo animo divisare;

sì con la opera

recare a fine tutte quelle cose,

le quali mediante movimenti dei pesi,

congiungimenti e ammassamenti di corpi,

si possono con gran dignità

accomodare benissimo all'uso de gli homini.

Leon Battista Alberti - De re aedificatoria | 1485.

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Architettore chiamerò io colui,

il quale saprà con certa e meravigliosa

ragione e regola,

sì con la mente e con lo animo divisare;

sì con la opera

recare a fine tutte quelle cose,

le quali mediante movimenti dei pesi,

congiungimenti e ammassamenti di corpi,

si possono con gran dignità

accomodare benissimo all'uso de gli homini.

Leon Battista Alberti - De re aedificatoria | 1485.

L’architetto vede cose che altri non vedono e ne immagina altrettante, impensabili ai più. È così che intraprende il suo lavoro ogni qual volta gli si chieda di vivere meglio un ambiente, sia interno, sia esterno, che si tratti di una sola stanza o un palazzo, con il proposito di investire le costruzioni dell’essere umano, l’Architettura, dell’importanza che merita.

L’architetto vede cose che altri non vedono e ne immagina altrettante, impensabili ai più. È così che intraprende il suo lavoro ogni qual volta gli si chieda di vivere meglio un ambiente, sia interno, sia esterno, che si tratti di una sola stanza o un palazzo, con il proposito di investire le costruzioni dell’essere umano, l’Architettura, dell’importanza che merita.

L’architetto vede cose che altri non vedono e ne immagina altrettante, impensabili ai più. È così che intraprende il suo lavoro ogni qual volta gli si chieda di vivere meglio un ambiente, sia interno, sia esterno, che si tratti di una sola stanza o un palazzo, con il proposito di investire le costruzioni dell’essere umano, l’Architettura, dell’importanza che merita.

L’architetto utilizza a questo scopo il vuoto e la materia, le superfici e i materiali, gli allineamenti e le prospettive, gli oggetti e lo spazio, i colori e la luce: ognuno di questi rientra a far parte della stessa tavolozza che servirà a comporre il quadro; ogni qual volta egli si cimenti nella “trasformazione” di un luogo, dapprima ne comprende, qualora esista, l’ordine di tutti i suoi elementi con l’intento, in seguito, di crearne uno nuovo in armonia nel loro insieme.

L’architetto utilizza a questo scopo il vuoto e la materia, le superfici e i materiali, gli allineamenti e le prospettive, gli oggetti e lo spazio, i colori e la luce: ognuno di questi rientra a far parte della stessa tavolozza che servirà a comporre il quadro; ogni qual volta egli si cimenti nella “trasformazione” di un luogo, dapprima ne comprende, qualora esista, l’ordine di tutti i suoi elementi con l’intento, in seguito, di crearne uno nuovo in armonia nel loro insieme.

L’architetto utilizza a questo scopo il vuoto e la materia, le superfici e i materiali, gli allineamenti e le prospettive, gli oggetti e lo spazio, i colori e la luce: ognuno di questi rientra a far parte della stessa tavolozza che servirà a comporre il quadro; ogni qual volta egli si cimenti nella “trasformazione” di un luogo, dapprima ne comprende, qualora esista, l’ordine di tutti i suoi elementi con l’intento, in seguito, di crearne uno nuovo in armonia nel loro insieme.

L’architetto insegue, a tal guisa, un ideale condiviso di bellezza in cui “abitare”, e benché quest’ultima ispiri sempre le sue scelte, egli non farà mai sconti alla funzionalità e all’ergonomia degli spazi in favore di siffatto ideale; poiché se l’Architettura è annoverata fra le arti maggiori, essa si distingue tra le altre per un concetto fondamentale: noi tutti viviamo al suo interno, e questo principio dovrebbe sempre plasmare i manufatti dell’uomo, l’Architettura, al fine di rappresentarci ed esprimere le azioni dell’essere umano.

Ad entusiasmante, arduo ed incerto compito, egli è chiamato.

L’architetto insegue, a tal guisa, un ideale condiviso di bellezza in cui “abitare”, e benché quest’ultima ispiri sempre le sue scelte, egli non farà mai sconti alla funzionalità e all’ergonomia degli spazi in favore di siffatto ideale; poiché se l’Architettura è annoverata fra le arti maggiori, essa si distingue tra le altre per un concetto fondamentale: noi tutti viviamo al suo interno, e questo principio dovrebbe sempre plasmare i manufatti dell’uomo, l’Architettura, al fine di rappresentarci ed esprimere le azioni dell’essere umano.
Ad entusiasmante, arduo ed incerto compito, egli è chiamato.

L’architetto insegue, a tal guisa, un ideale condiviso di bellezza in cui “abitare”, e benché quest’ultima ispiri sempre le sue scelte, egli non farà mai sconti alla funzionalità e all’ergonomia degli spazi in favore di siffatto ideale; poiché se l’Architettura è annoverata fra le arti maggiori, essa si distingue tra le altre per un concetto fondamentale: noi tutti viviamo al suo interno, e questo principio dovrebbe sempre plasmare i manufatti dell’uomo, l’Architettura, al fine di rappresentarci ed esprimere le azioni dell’essere umano.

Ad entusiasmante, arduo ed incerto compito, egli è chiamato.

Il “Come”

Ho avuto un’idea. Nel significato corrente ho avuto un’intuizione: ho visto cose che prima non vedevo; come la luce ci permette di vedere il mondo, così le idee illuminano il pensiero e svelano cose nuove.
Il nostro lavoro parte dalle idee, deve partire da esse: rappresentano una novità, un modo diverso di risolvere un problema, che nel caso dell’architettura è quello dell’abitare nei sui molteplici aspetti.
Partire dalle idee richiede talvolta molta pazienza nel non arrendersi a soluzioni già viste o già fatte o ad inseguire le mode del momento, che, di innovativo, spesso esprimono più le forme dei contenuti. Partire dalle idee significa porsi più domande che risposte, e sono le domande che si posero gli uomini tanto tempo fa:
come cucinare i cibi, come mangiare, come dormire e riposare, come stare insieme agli altri, come illuminare, come ripararsi dalla natura, come lavarsi…
come vivere ed abitare il mondo.
Progettare l’ambiente in cui viviamo è dare una risposta alle necessità che incontriamo, ripensare ogni volta da principio a queste necessità e scoprirne delle nuove, consente una libertà straordinaria nel cercare le soluzioni più adatte.
La figura dell’architetto è una delle poche che ha il compito di conciliare la forma con la funzione, gli aspetti tecnici con quelli umanistici: ciò che è bello deve anche funzionare bene, ciò che funziona bene deve rispettare l’essere umano e nobilitarne le azioni. Le idee, che di volta in volta possono dare luogo ad un gesto creativo, alla tecnica più innovativa, ad una scelta estetica, devono in seguito “funzionare”, devono assolvere a tutte le necessità per le quali sono scaturite: vanno elaborate.
Il nostro lavoro è da intendersi come qualcosa di artigianale, qualcosa che, tenendo conto delle conoscenze acquisite, abbia sempre a cimentarsi con l’esperienza e dentro le cose, la materia… Il luogo che meglio si addice allo svolgersi di tutto ciò è un laboratorio, un laboratorio di idee, dove tutto ciò che concerne l’architettura possa esprimersi.
Ecco perché è nato
ARCHILAB informazioni gratuite
Laboratorio di Architettura, con l’apertura a Milano nel 1992 di uno studio di progettazione aperto a tutti i campi, su iniziativa dell’architetto Stefano Sanfilippo, laureatosi al Politecnico di Milano ed iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Milano.
Ho avuto un’idea. Nel significato corrente ho avuto un’intuizione: ho visto cose che prima non vedevo; come la luce ci permette di vedere il mondo, così le idee illuminano il pensiero e svelano cose nuove.
Il nostro lavoro parte dalle idee, deve partire da esse: rappresentano una novità, un modo diverso di risolvere un problema, che nel caso dell’architettura è quello dell’abitare nei sui molteplici aspetti.
Partire dalle idee richiede talvolta molta pazienza nel non arrendersi a soluzioni già viste o già fatte o ad inseguire le mode del momento, che, di innovativo, spesso esprimono più le forme dei contenuti. Partire dalle idee significa porsi più domande che risposte, e sono le domande che si posero gli uomini tanto tempo fa:
come cucinare i cibi, come mangiare, come dormire e riposare, come stare insieme agli altri, come illuminare, come ripararsi dalla natura, come lavarsi…
come vivere ed abitare il mondo.
Progettare l’ambiente in cui viviamo è dare una risposta alle necessità che incontriamo, ripensare ogni volta da principio a queste necessità e scoprirne delle nuove, consente una libertà straordinaria nel cercare le soluzioni più adatte.
La figura dell’architetto è una delle poche che ha il compito di conciliare la forma con la funzione, gli aspetti tecnici con quelli umanistici: ciò che è bello deve anche funzionare bene, ciò che funziona bene deve rispettare l’essere umano e nobilitarne le azioni. Le idee, che di volta in volta possono dare luogo ad un gesto creativo, alla tecnica più innovativa, ad una scelta estetica, devono in seguito “funzionare”, devono assolvere a tutte le necessità per le quali sono scaturite: vanno elaborate.
Il nostro lavoro è da intendersi come qualcosa di artigianale, qualcosa che, tenendo conto delle conoscenze acquisite, abbia sempre a cimentarsi con l’esperienza e dentro le cose, la materia… Il luogo che meglio si addice allo svolgersi di tutto ciò è un laboratorio, un laboratorio di idee, dove tutto ciò che concerne l’architettura possa esprimersi.
Ecco perché è nato
Laboratorio di Architettura, con l’apertura a Milano nel 1992 di uno studio di progettazione aperto a tutti i campi, su iniziativa dell’architetto Stefano Sanfilippo, laureatosi al Politecnico di Milano ed iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Milano.

Il “Come”

Ho avuto un’idea. Nel significato corrente ho avuto un’intuizione: ho visto cose che prima non vedevo; come la luce ci permette di vedere il mondo, così le idee illuminano il pensiero e svelano cose nuove.

Il nostro lavoro parte dalle idee, deve partire da esse: rappresentano una novità, un modo diverso di risolvere un problema, che nel caso dell’architettura è quello dell’abitare nei sui molteplici aspetti.

Partire dalle idee richiede talvolta molta pazienza nel non arrendersi a soluzioni già viste o già fatte o ad inseguire le mode del momento, che, di innovativo, spesso esprimono più le forme dei contenuti. Partire dalle idee significa porsi più domande che risposte, e sono le domande che si posero gli uomini tanto tempo fa:

come cucinare i cibi, come mangiare, come dormire e riposare, come stare insieme agli altri, come illuminare, come ripararsi dalla natura, come lavarsi…

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Progettare l’ambiente in cui viviamo è dare una risposta alle necessità che incontriamo, ripensare ogni volta da principio a queste necessità e scoprirne delle nuove, consente una libertà straordinaria nel cercare le soluzioni più adatte.

La figura dell’architetto è una delle poche che ha il compito di conciliare la forma con la funzione, gli aspetti tecnici con quelli umanistici: ciò che è bello deve anche funzionare bene, ciò che funziona bene deve rispettare l’essere umano e nobilitarne le azioni. Le idee, che di volta in volta possono dare luogo ad un gesto creativo, alla tecnica più innovativa, ad una scelta estetica, devono in seguito “funzionare”, devono assolvere a tutte le necessità per le quali sono scaturite: vanno elaborate.

Il nostro lavoro è da intendersi come qualcosa di artigianale, qualcosa che, tenendo conto delle conoscenze acquisite, abbia sempre a cimentarsi con l’esperienza e dentro le cose, la materia… Il luogo che meglio si addice allo svolgersi di tutto ciò è un laboratorio, un laboratorio di idee, dove tutto ciò che concerne l’architettura possa esprimersi.

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ARCHILAB - Laboratorio di Architettura

Laboratorio di Architettura, con l’apertura a Milano nel 1992 di uno studio di progettazione aperto a tutti i campi, su iniziativa dell’architetto Stefano Sanfilippo, laureatosi al Politecnico di Milano ed iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Milano.

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Ordine degli Architetti di Milano

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Scegliere il proprio architetto è una decisione importante, comprendere l’importanza in generale di rivolgersi ad un architetto lo è ancora di più: L’Ordine degli Architetti di Milano ha redatto questa utile guida per mostrare i vantaggi che un professionista può portare al tuo progetto e per aiutarti nella ricerca dell’architetto più adeguato a realizzarlo:

Scegliere il proprio architetto è una decisione importante, comprendere l’importanza in generale di rivolgersi ad un architetto lo è ancora di più: L’Ordine degli Architetti di Milano ha redatto questa utile guida per mostrare i vantaggi che un professionista può portare al tuo progetto e per aiutarti nella ricerca dell’architetto più adeguato a realizzarlo:
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Scegliere il proprio architetto è una decisione importante, comprendere l’importanza in generale di rivolgersi ad un architetto lo è ancora di più: L’Ordine degli Architetti di Milano ha redatto questa utile guida per mostrare i vantaggi che un professionista può portare al tuo progetto e per aiutarti nella ricerca dell’architetto più adeguato a realizzarlo:

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A tutti coloro, invece,  che hanno riposto fiducia e lavorato assieme a noi in tutti questi anni, per la fattiva collaborazione, ARCHILAB ringrazia in particolare:

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